Oggi siamo qui riuniti — tono solenne, eh — per parlare, più o meno seriamente, della novità in casa Dior: il lucidalabbra Stellar Gloss.

Se sei un tipo affezionato al marchio, ti ricorderai sicuramente dei Dior Addict Stellar Halo Shine, quei rossetti cremosi con la stellina al centro, tipo gadget cosmico ma chic. Erano dei balsami colorati super scriventi, pieni zeppi di microperle oro e rosate, e con l’aloe vera a spianare tutto: idratazione, comfort, labbra da cover di Grazia.

Cugini più soft erano gli Stellar Shine, meno pigmento, più carezza.
Evidentemente tutta questa formula stellare è piaciuta così tanto che Dior ha deciso di allargare la famiglia: benvenuto al gloss.

630 D-Light: il taupe rosato che non sapevi ti servisse

L’ho preso da poco (30% da Douglas, e chi sono io per resistere?).
Tonalità 630 – D-Light, detta anche Rosy Taupe per gli amici online.
Il nome non mente: è un taupe rosato con microperle, molto naturale, di quelli che vanno bene sempre e su chiunque. La classica tonalità che puoi mettere anche mentre stai rispondendo a un vocale, senza specchio.

Un gloss? Un balsamo? Un olio? Sì.

Rispetto agli altri Dior, la consistenza è proprio diversa, ma non nel senso “strana”. È un mix tra burrocacao, lucidalabbra e rossetto, con la stessa idratazione di un olio. O quasi.
Confronto pratico:

  • Rispetto al Lip Glow: è liquido. (Sconvolgente, lo so.)

  • Rispetto al Glow Oil: è più denso, meno luminoso, ma più scrivente.

Nel mio caso, parliamo di un nude leggero e fresco, zero impegno ma molto effetto. Se ti piacciono le cose più strong, ci sono anche tonalità come Be Dior (976) o Dior Rise (864) che picchiano forte.

L’applicatore? Un vecchio amico, con qualche aggiustamento

Qui Dior ha preso ispirazione dal Lip Maximizer: stessa forma allungata, ma la spugnetta ricorda quella del Glow Oil, solo più piccina.
Non è il massimo della precisione, ma onestamente: il gloss, per me, va messo senza troppe manfrine.
La quantità prelevata è giusta, puoi anche stratificarlo se vuoi più intensità.

Profumo di caramello (senza la nausea)

La profumazione è diversa dalle solite: dolce, ma non stucchevole. A me ricorda il caramello, e ogni tanto, lo ammetto, lo rimetto anche solo per sniffarlo.

Il packaging: Dior, sempre tu

Classico stile Dior: tappino argentato, logo in rilievo, estetica da vanità parigina. Niente da dire, è bello. Se devi metterti qualcosa che costa un rene, almeno che sia bello da esibire.

E l’idratazione?

Prime impressioni, quindi prendi con le pinze, ma… sì, mi sembra idratante.
Non è un prodotto di lip care puro, ovvio, però è molto confortevole e lascia le labbra morbide e piene, senza quella sensazione appiccicosa che ti fa impigliare capelli, dignità e pazienza.

Il video (sì, ho fatto anche quello)

Ho girato un video super corto dove ti mostro il gloss e metto a confronto il suo applicatore con quello del Glow Oil e del Lip Comfort Oil di Clarins (ex Huile Confort Lèvres).
Lo trovi sul mio profilo, e sotto il video ti ho lasciato anche tutte le info extra.
Adoro.

Ti lascio con la domanda delle domande: gloss o lip oil? Tu da che parte stai?

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