Dei Les Macarons di L’Oreal avevamo già parlato in questo articolo, non tanto tempo fa.
E allora cosa mi porta a riparlarne? Cosa devo dire di nuovo, di diverso?
Intanto, che il post contiene link di affiliazione. Laddove dovessi dimenticarmi di precisarlo, sappiate che il 99% delle volte è così.
A parte questo, devo dirvi che sono talmente soddisfatta da aver acquistato altre colorazioni, un po’ alla volta, e con degli sconti.
Trovandomi nel periodo “nude”, ho pensato che a tutto avrei rinunciato tranne che Infinite Vanilla e Mon Caramel. Mentre il primo è acquistabile su Amazon, il secondo mi ha fatta impazzire più del dovuto nella fase di ricerca. Come dicevo qualche settimana fa, è una delle nuances non disponibili in Italia MA qualcuno che la vende, esiste.
Infinite Vanilla è un nude molto chiaro, lievemente tendente al rosato, con un profumo di mandorla invitantissimo.
Mon Caramel sa di roba dolce non meglio identificata ed è un nude più scuro e caldo.
Applicati singolarmente o insieme, magari con un gloss volumizzante come top coat, sono perfetti.
Un altro colore che mi ha tormentata e non trovavo mai, è Guava Gush. Di negativo c’è che non è esattamente come me l’aspettavo, cromaticamente parlando, mentre di positivo c’è che ho capito una cosa: i video di Tati hanno una luce farlocca. Voglio fare una petizione per chiedere a TUTTE le youtubere di usare luci NATURALI quando mostrano i prodotti, perché quelle dannate ring light non aiutano. Grazie.
A parte questo, Guava Gush è un corallo aranciato che di rosa, su di me, non ha un fico secco. Peccato.
Praline de Paris, che tutte le anglofone pronunciano malissimo, mi ha stupita. Non so se somigli a qualcosa, ed eventualmente a cosa, ma è un rosa antico e contemporaneamente acceso che vedo benissimo con look anche molto semplici. Riga di eyeliner, matita, mascara e sopracciglia in ordine, un po’ di Praline e via, pronti per ficoneggiare in giro.
Ho aggiunto alla mia collezione anche Framboise Frenzy, il colore più acceso in gamma. Un fucsia quasi neon, molto estivo, non adatto ai timidi. È quello che ho messo più a dura prova e vi posso dire che resiste a qualsiasi cosa senza sbavare o svanire, senza sgretolarsi. Niente, è cemento armato alla ciliegia.
In ultimo, un’altra nuance non presente in Italia e recuperabile sempre qui: Infinite Plum. Ero scettica, mi dicevo “Boh, sono piena di viola e li uso pochissimo, ormai” ma poi mi sono ricordata della delusione provata per Creator, il Matte Ink di Maybelline. Non tanto per il prodotto in sé, che trovo fantastico, quanto per il colore, molto meno viola di come l’avrei voluto.
Infinite Plum è quello che cercavo: scuro ma non esageratamente, viola ma non troppo brillante, coprente e omogeneo, che non è un dettaglio da poco. Forse potrebbe essere una versione più carica di MAC Pure Heroine.
Per me restano fra i rossetti liquidi più validi che abbia mai provato, e ne ho provati parecchi. Rossetti, non tinte.
L’unica pecca, su cui passo volentieri sopra, è che appicciano leggermente. Si può ovviare al problema con un semplice burrocacao o un gloss, senza rischiare di alterare/rimuovere il rossetto in alcun modo.
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Gli unici che non ho acquistato sono Dose of Rose e Blackcurrant Crush, il primo perché troppo chiaro e freddo e il secondo perché troppo scuro e spento.
I miei preferiti sono… tutti? Posso dire tutti? Fra i nude prediligo Infinite Vanilla e Praline de Paris, mentre fra i colori più accesi consiglio senza dubbio Framboise Frenzy. E voi, li avete provati?