IMBS Collection di Mulac: quando il nude ha una marcia in più
Signore e signori, Mulac Cosmetics colpisce ancora.
Dopo il disastro pirotecnico della Kali Collection (ne ho parlato qui, con tanto di sfogo incluso), eccoci a un prodotto finalmente più sobrio. Ma attenzione: sobrio, non noioso. La nuova IMBS Collection si presenta come un omaggio al make-up nude, ma con grinta e personalità.
“Come mamma ti ha fatto”, dice il claim. E io, che spesso mi sento uscita da una puntata di Xena più che da una nursery, apprezzo il tentativo di reinterpretare il nude in chiave più cattiva.
Packaging: tra cipria e specchi da borsetta
Partiamo dal pack: slidone beige cipriato, texture piacevole e scritte in oro rosa che brillano sotto la luce come se ti stessero chiedendo il pin della carta.
La confezione interna mi piace di più: pulita, essenziale, con solo il nome della palette. Fine, elegante, zero fronzoli inutili.
All’interno trovi uno specchio gigante (che nel beauty è sempre un plus) e la classica pellicola rigida Mulac che protegge le cialde come una nonna iperprotettiva.
Per l’INCI completo ti rimando a questa pagina.
I finish: quattro famiglie, una sola palette
Gli ombretti sono 15 in totale, suddivisi in quattro finish:
MATTE INK: Topless, Comfort Zone, Underneath, Hot Choc, C’mon C’mon, Super Hot, Taboo. Sono opachi, morbidi e setosi come la vestaglia di seta che non hai mai comprato.
FOILED: Like a Virgin, luminoso e compatto, meno “ruvido” rispetto all’illuminante Get Rich Quick.
METAL GLOW: Feel Free (duochrome panna-oro-rosa) e Flawless (tortora shimmer).
STARDUST INJECTION: tutta la fila centrale. Base colorata + glitter, non semplici top coat, ma vere bombe di luce. Più sottili dei glitter pressati classici Mulac: si prelevano con le dita e quasi non si sentono.
I colori: tra panna, marsala e borse in cuoio
Qualche nota sparsa, così, tra un swatch mentale e un delirio pigmentato:
Topless: panna/vaniglia utile per tutto. Base, punto luce, setta il primer. Una di quelle cose noiose ma fondamentali, tipo l’assicurazione auto.
Comfort Zone: marroncino cioccolato al latte, perfetto per transizioni soft o look monocolore.
Like a Virgin: champagne con sottotono rosa. Perfetto sulla palpebra mobile. Ti sveglia lo sguardo anche se dormi tre ore a notte.
Underneath: marrone rosato malvoso (letteralmente), interessante per intensificare.
Feel Free: panna che riflette oro e rosa. Cosa vuoi di più? Forse un prosecco.
Gli Stardust: luci della ribalta (e dei glitter)
Qui si vola alto.
I nuovi Stardust sono una gioia per l’occhio e un incubo per chi non ha una base occhi decente.
Boom Boom: rame con glitter oro, rosa e forse anche un po’ di spirito natalizio.
Rich Bich: oro puro, effetto sarcofago deluxe.
Femme Fatale: malva caldo glitterato, elegante come un bicchiere di vino rosso sul velluto.
Lingerie: oro rosa + glitter argento e rosa. Fa tutto da solo. È IL motivo per cui la palette vale.
Jewel: base argento con glitter lilla. Da sera, ma anche da “oggi mi sento carino”.
Il lato scuro della palette
Hot Choc: cioccolato fondente, leggermente freddo.
C’mon C’mon: cuoio, uguale alla mia borsa preferita.
Flawless: tortora satinato con riflessi. Ti salva quando non sai che mettere.
Super Hot: marsala opaco, che nelle palette nude manca sempre.
Taboo: nero modulabile. Non è pece, non è carbone. È gestibile, scrivente, ma non ti cancella l’occhio se sbagli.
Perché la consiglio (e cosa devi sapere)
La consiglio a occhi chiusi. È diventata in un attimo la mia go-to palette nude, quella che mi porto in giro anche se poi mi porto dietro altre tre. Mi sento finalmente completa, senza l’ennesimo compromesso panna-ma-non-c’è-nero o viceversa.
PAO: 24 mesi
Grammatura: 1,2 g per cialda
EDIT: le polemiche (e qualche verità scomoda)
Ah, che palle! Sì, ho letto anch’io le polemiche. Ma attenzione: la IMBS è una palette di pigmenti pressati, nonsemplici ombretti.
Questo vuol dire che ti serve una buona base occhi per evitare fallout e sbuffi da panettone. I colori “spolverano”? Sì. Ma anche la gloriosa Subculture di Anastasia, eppure ce la ricordiamo con affetto (più o meno).
Come sempre, informati prima di comprare. La palette è bella, ma non è magia. E se il glitter ti fa paura, forse ti serve più un corso di autoconsapevolezza che un nuovo duochrome.