Quando eravamo tutte blogger poracce, dal lontano 2008, il concetto di #illuminanza non aveva ancora preso piede. Esisteva, ma non se lo cagava nessuno.
Io, promotrice del look catarifrangente dalla nascita in quanto pallida (non aristocratica, purtroppo), ho cercato di contribuire nel mio piccolo con la recensione di B by Limoni: la crema luminosa per le serate estive e non solo. Era buonissima, golosa, ma molto discreta.
Oggi posso dire con certezza che mi farei il bagno negli illuminanti in qualsiasi mese dell’anno. Non so perché, non so da dove scaturisca questa cosa, so solo che ogni volta che ne esce uno nuovo è come se gli altri non li avessi mai notati.
Tutto questo preambolo per dire che oggi parleremo dei miei must have, non solo per l’estate, ma tipo… per sempre.
Il primo prodotto che voglio mostrarvi ce l’ho da un sacco di tempo, quindi mi sento di poterlo recensire come si deve. Presa dalla frenesia non ho fotografato le scatole dei prodotti, ma rimedierò.
Sol de Janeiro è un brand che mette voglia di mare e mojito. Salta all’occhio per i colori vivaci, la forma delle confezioni, le profumazioni dei prodotti. Dopo la celeberrima crema per chiappe Bum Bum (che non si legge bAm bAm come sento dire a tante ragazze anglosassoni), i Glow Oils sono uno dei loro best seller.
Inizialmente esistevano solo due tonalità, la mia (Ipanema Sunset, ora rinominata Rio Sunset) e quella scura, bronzata. Ora hanno ampliato la gamma con tre edizioni limitate, e presto vi parlerò di Master Flash, la variante lilla.
La boccetta è in plastica trasparente, quindi 10 punti a Grifondoro perché con quello che costa ci manca solo che mi cada per terra e si rompa. Di buono c’è che possiamo vedere l’effettivo consumo di prodotto, anche se sembra non finire mai.
Il tappo bianco è inutile, sta lì per bellezza e per occupare spazio. Togliendolo, come vedete in foto, ritroviamo un tappo a vite con un’ulteriore protezione di carta per evitare spargimenti di olio. Problema che nelle nuove versioni è stato risolto con un dosatore.
Il profumo è quello tipico di Sol de Janeiro: dolce, vanigliato, caramellato, molto dolce. Non piace a tutti, consiglio una capatina da Sephora per togliervi qualsiasi dubbio.
Il secondo prodotto che vi mostro è il nuovissimo Glow Body Stick di Becca nella colorazione C Pop.
Dai 32 euro di prima (anche se sono certa di aver pagato di meno), passiamo ai 49 euro di quello che KathleenLights ha definito:
Sì, avete sentito bene.
L’idea di un olio in stick è geniale, ma non credo sia qualcosa di mai visto prima. È pratico da usare perché non necessita per forza di essere sfumato, è comodo da tenere in borsa per i ritocchi dell’ultimo secondo, e poi il packaging ti fa sembrare subito ricca.
La colorazione di base è un filo più evidente rispetto a Ipanema Sunset, ma una volta steso e sfumato il prodotto, devo dire che si perde, adattandosi così anche alle carnagioni più chiare. Attenzione a non stratificarlo troppo, però. Lo so che la tentazione di avere glitter concentrati ovunque è tanta, ma non vogliamo diventare delle zebre. Vero? Cioè, non che ci sia qualcosa di male, sono così simpatiche…
La profumazione del Glow Body Stick è completamente diversa, secondo me tende al fruttato, è meno invadente e svanisce molto prima.
Terminiamo la carrellata con le Highlighter Drops di Becca, nella colorazione C Pop.
A livello di prezzo torniamo più o meno alla normalità, cioè una fascia di prezzi medio-alta, di 32,90 euro.
Era da tempo che desideravo gocce illuminanti così, perché signori miei, no, non sono affatto tutte uguali. Ci sono quelle con base trasparente e glitter, quelle che promettono i glitter e non li mantengono, o ancora quelle che sostengono di essere meglio delle luci di San Siro e poi niente.
Becca mi soddisfa: innanzitutto il contagocce è meno poraccio di altri, non termina con la classica forma a sferetta ma è dritto. Sembra una cavolata, ma riesco a dosare meglio e non mi cadono quantità indesiderate di prodotto ovunque. Poi, le gocce sono inodori, a differenza dello stick. Infine, la colorazione non è così scura come appare in boccetta: una volta stese mantengono un colore nudo di fondo, ma se sfumate bene scompare per lasciare il posto a un effetto glowy semplice e raffinato. Delicato, direi.
Grandissima pecca: non usatele come illuminante viso dopo aver fatto la base perché spostano irrimediabilmente il fondotinta. Personalmente le preferisco da sole, purtroppo se tamponate troppo (ad esempio con una Blender) tendono a svanire nel nulla.
In alto a sinistra vedete le gocce, in basso Ipanema Sunset, e a destra l’effetto del Glow Stick.
I primi due prodotti donano alla pelle un effetto più luminoso, riflettono molto la luce ma i glitter sono più sottili. Lo stick rilascia glitter di dimensioni leggermente più grandi, che si notano perfettamente sotto la luce del sole.
Ce n’è per tutti i gusti, ma la cosa bella è potenziare i risultati usando delle combo. L’anno scorso ho usato spesso il Jelly Beam Highlighter di Farsáli con altri illuminanti in polvere, per esempio. Fate delle prove a casa, divertitevi, conquistate il mondo a forza di abbagliarlo!
Io nel frattempo preparo i prossimi articoli.