Ora che abbiamo ampiamente parlato della palette, รจ giunto il momento di affrontare il vero cuore pulsante della collezione: i rossetti.
Mulac Cosmetics, come sempre, riesce a farmi desiderare cose di cui ignoravo l’esistenza fino a cinque minuti fa. Tipo questi.
Milf: il ritorno del figliol prodigo (in versione piรน rosa)
Il primo a finire sotto la lente รจ Milf: opaco come l’originale, ma con qualche differenza di formulazione e colore. Piรน scorrevole โ eh sรฌ, lโOG era un pelo piรน secco โ e leggermente piรน rosato. Non รจ un caso che sul sito lo definiscano warm pink nude.
Sotto lo swatch trovi anche il confronto visivo con la Velvet Ink e il vecchio Milf, per fare due piรน due anche senza microscopio.
Creamlastic: novitร assoluta
Mulac ci regala una nuova texture: Creamlastic. Il primo esempio รจ Momster, un rosa malva caldo che strizza lโocchio ai famosi satin di MAC.
Non รจ opaco ma tende a diventarlo col tempo, e non รจ lucido da sembrare gloss. Un ibrido intrigante, insomma. Si aggrappa bene alle labbra, ci resta, non tira, non scappa.
Sotto mascherina? No, grazie. Ma appuntalo in wishlist, perchรฉ appena si torna a far respirare la bocca, lui va messo.
Mi Mamacita: autunno, arancio e carattere
Secondo Creamlastic della collezione, Mi Mamacita รจ un arancio bruciato con un tocco di rosso. Praticamente l’equivalente labbra delle foglie d’acero in novembre.
ร vivace, intenso e, come tutti i colori forti non completamente opachi, richiede attenzione (e pazienza) nell’applicazione.
Punti forti? Scrive subito, resiste bene, macchia un poโ le labbra (ma a me non dispiace), e svanisce in modo elegante e omogeneo.
Big Mama: rosso da CEO
Ultimo della comitiva ma mica per importanza, Big Mama รจ un rosso bruciato caldo e scuro.
Ha un finish opaco ma non secco, si applica con facilitร ma โ fidati โ aiutati con un pennellino o una matita, soprattutto se vai di mano tremante.
Il risultato? Eleganza pura. Unโalternativa perfetta al solito rosso da โriunione alle 9, brunch alle 11โ (cioรจ il classico rosso da donna in carriera).
Packaging: bello, studiato… ma l’acronimo?
Metti in fila i rossetti e leggi MILF in oro lucido, su sfondo arancione. Caratteristica comune a tutta la collezione, insieme a linee sinuose in rilievo che richiamano silhouette femminili โ chic, ben fatte, un filo giร viste (vedi Womanly, Feminine), ma sempre d’effetto.
Fin qui, tutto bene.
Poi leggi cosa significhi MILF per loro: Makeup Instinct Lives Forever.
Eh?
BOH.
Un acronimo cosรฌ forzato che pare scritto con l’AI in un giorno di black-out creativo.
Momento amarcord: la vecchia Milf e la linea Glow’Gasm
Milf OG era figlio di unโaltra epoca โ quella della collezione Glow’Gasm, il cui nome รจ giร tutto un programma.
Lรฌ dentro c’erano blush chiamati Climax e Get Wet, rossetti come No Mediocre e Bitch Please, e una palette occhi dal nome Confident.
Ora, i prodotti erano anche buoni, ma il naming? Piรน vicino a un sito NSFW che a un brand beauty, o innovazione e originalitร ? Come la vedi?