Non sapevate che Mulac è appena uscita con una nuova collezione? Vi do fuoco, eh!
Mentre tutti ci bombardano di pacchettini, fiocchi, stelle e fiori, loro si guadagnano il (mio personalissimo) premio per l’originalità. E, a quanto pare, non si tratta di edizioni limitate, quindi possiamo tranquillamente non farci prendere dal panico.
Il concept dietro ai prodotti della Kali Collection è spiegato dettagliatamente sia nel video di presentazione, che in quello del backstage – molto carino, dovremmo farne uno anche noi povere blogger.
Come vedete, il packaging esterno è totalmente diverso dal solito, tutto in ottanio soft touch e oro, tutto complementare, solo che a me mancano pezzi della collezione e non si vede il disegno che prosegue da un pack all’altro.
Mulac ci propone quattro rossetti stick, tre opachi e uno cremoso. Quelli scelti da me sono Nipple e Sher.
Va beh, ammetto che ho riso…
Se non era di vostro gradimento la profumazione classica dei rossetti Mulac, sconsiglio l’acquisto anche di questi, però non sapete cosa vi perdete. Io vi avviso.
Le tonalità sono un nude greige e un corallo acceso.
Consiglio: appena li ricevete, scaldateli un po’ perché con questo freddo tendono a raggrumarsi un pochino anche in applicazione. Si vede chiaramente sotto.
Nota: Sher è cremoso, ma se conoscete altri rossetti Mulac (come Vicky, per esempio) sapete già che è un finish paragonabile ai matte di MAC. Per farvi capire un po’ meglio la texture.
Poi vi faccio vedere come sono indossati. Immagino che la durata sia impeccabile come per tutti gli altri rossetti in stick che possiedo e che amo.
Passiamo alle matite labbra, Shakti e Kali Nude. Si tratta di prodotti nuovi, e devo dire che mi hanno fatto un’ottima impressione. La mina è molto morbida – temo che temperarle sarà traumatico – e il colore è pieno da subito.
Non sono secche come le Aqua Lip di MUFE o le Matite Professionali Collistar, asciugano in fretta e quanto a durata sembrerebbero promettere bene.
Qui vedete Nipple (sopra) e Mahila (sotto), ma di quest’ultimo parliamo nel prossimo articolo. A seguire Sher in tutta la sua ficosità:
Qui vedete Shakti e Kali Nude:
Perdonate le labbra non in forma, non ho pensato a prepararle tanto ero estasiata. Cercate di comprendermi.
Fin qui, se dovessi raccomandarvi un prodotto fra i fantastici quattro, voterei Shakti. Certo, non è indispensabile come il 99% del make up che abbiamo dentro casa, ma personalmente me ne sono innamorata subito.
Non perdetevi il prossimo post, ho delle comparazioni in serbo per voi!
EDIT: come dicevo su Instagram, la collezione ha portato non poche polemiche riguardo al discorso di appropriazione culturale. Mi sono astenuta dal dare pareri perché, ad oggi, non ho visto critiche costruttive ma solo commenti maleducati di persone molto arrabbiate. Trovo che rispondere con delle offese a chi a sua volta offende non sia una cosa utile, a prescindere dall’avere ragione o meno.
Un mio pensiero, una posizione su questo concetto, ce l’ho… ma visto il clima che si crea immancabilmente intorno a certe tematiche, in questo caso religione, me ne guardo dall’esprimermi. A prescindere che sia d’accordo con il brand o con chi lo critica.
Purtroppo, i casi sono due:
- o si parla consapevoli dei propri limiti (perché nella vita non si può conoscere tutto) e si è tacciati di essere ignoranti e poco inclusivi
- oppure, se si hanno basi solide su cui fondare le argomentazioni, si diventa automaticamente saccenti e arroganti.
In generale, non esiste più un confronto civile e quindi le persone spesso passano oltre. Un vero peccato, la libertà di espressione (usata in maniera civile, lo sottolineo) è un diritto che dovremmo poter esercitare tutti senza incappare per forza in situazioni spiacevoli.