Per questo autunno, Kiko ha deciso di trascinarci in costiera amalfitana, con tanto di invito a lasciarci avvolgere dal “profumo di un’estate tutta italiana!”. E no, non è un errore di stagione: tecnicamente è estate fino al 21 settembre. Che piaccia o no.
La collezione Lost in Amalfi è una di quelle belle corpose, che ti fanno venire il dubbio se sei su un sito makeup o su una lista nozze: c’è tutto, dai detergenti al trucco completo. Ma per non scrivere un papiro dallo scroll infinito, oggi mi concentro solo sui blush cotti, che sono i tre che ho acquistato e testato.
Il pack: Amalfi inside and out
La palette cromatica è un tripudio di blu zaffiro e bianco perlato con riflessi dorati, un chiaro omaggio alle maioliche della costiera. Quelle che si vedono nei piatti da limoncello, per intenderci. Anche il pack primario riprende questo mood: scatolina blu, compact bianco con trama in rilievo e specchietto incorporato, il tutto sigillato dalla classica velina Kiko con adesivo dorato. Una confezione che, va detto, fa la sua porca figura.
Profumo? Forse. Agrumi? Mah.
Il sito Kiko parla di fragranza agrumata e fiorita, ma se devo dirla tutta, io sento solo fiori. Di limoni, arance e compagnia cantante, neanche l’ombra. Già con Unexpected Paradise doveva esserci il cocco, ma pare che il mio naso viva in un’altra dimensione.
Detto ciò, è comunque un profumo leggero e non persistente, quindi non ti assale né ti resta addosso come una colpa.
01 First Sunrise: il ritorno del già visto
Eccolo qui, il colore che tutti hanno bollato come “banale”, “scontato”, “il solito”. Eppure l’ho preso lo stesso. Perché?
Perché amo i blush satinati come questo, che donano un effetto più naturale rispetto a quelli opachi da manichino di Zara.
First Sunrise è un colore perfetto per ogni occasione, e in combo con un pennello occhi, funziona pure così.
A me ha ricordato Taormina Coast della Sicilian Notes (autunno 2019), ma per gli occhi clinici dei cercatori di dupe, non sono uguali: questo è più luminoso e corallo, quello era più pescato.
02 Silky Sand: nessuno lo ama, ma lui è lì
Il secondo è Silky Sand, il classico color biscotto che tutti snobbano perché “troppo semplice”. Ed è vero, è semplice. Ma anche efficace.
Mi ha subito fatto pensare a Morning Star Biscuit della Magical Holiday 2019, anche se di nuovo, non sono fratelli gemelli: quello di Natale era più scuro, questo è più chiaro e brillante.
Un colore che non urla, ma resta. Tipo quelle canzoni che non ti piacciono subito ma poi le canticchi per giorni.
Texture: morbidezza made in Amalfi
La texture è morbida, setosa, sottile. C’è, ma non si fa notare troppo. E soprattutto non enfatizza i pori, cosa rara nel mondo dei blush cotti.
03 Morning Kiss: l’influencer dei blush
E infine, Morning Kiss. Lui è l’equivalente beauty di un qualsiasi post che va virale: lo prendono tutti, lo vogliono tutti, e proprio per questo non lo volevo prendere io. Ma poi… ci sono cascata.
No, non me ne pento.
Ha una base rosa con venature gialle che, così su due piedi, fanno pensare a una frittata. In realtà, il giallo dà una lieve correzione cromatica, niente di drammatico. È un rosa che sembra pesca, ma non lo è. E no, non è uguale a First Sunrise. Basta con queste generalizzazioni.
Il giallo, qui, è più decorazione che pigmento, ma visivamente fa la sua parte.
Il video: blush sotto ogni luce
Come sempre, ti lascio il mini video che ho realizzato, in cui vedrai i blush cotti sotto varie luci, giusto per farti un’idea concreta di cosa aspettarti dal vivo.
Rendono meglio di quanto mi aspettassi.