Siccome non c’è due senza tre, mi sembrava giusto concludere la mia trilogia con un’altra palette di Juvia’s Place: la Saharan II, ispirata da usi, costumi, panorami e spezie del Marocco.
A me fa venire in mente la cannella macinata sulle mele cotte.
Come al solito, il packaging è di cartoncino, questa volta di un viola acceso. All’interno riprende una trama arabeggiante.
Chiunque abbia disegnato questi volti, ha tutta la mia ammirazione. Perfino il trucco della ragazza sulla cover è bellissimo.
In questo caso abbiamo 9 cialde, di cui solo le 3 della fila in basso sono opache.
Marrakesh, Aziza e Chefchaouen sono rispettivamente un pesca, un panna e un verde acqua che riflettono oro. Hadiya è un bellissimo bronzo che riflette oro-rame. Nomad è un cranberry con riflessi caldi, rossastri e aranciati. Infine, Berber, mi sembra essere l’unico colore metallico non duochrome, ma non per questo meno interessante e bello da vedere.
Fez e Taza sono due marroni opachi caldi, il primo più scuro, l’altro più in base gialla.
Zohra è il borgogna opaco perfetto.
La prima considerazione che voglio fare, è che i matte sono decisamente i migliori fra quelli delle tre palette che ho recensito. Non avendo usato un primer, ho fatto un paio di passate per evidenziare il colore nelle foto, ma a livello di scrivenza e texture secondo me sono migliori. Sono curiosa di sapere se la Afrique e la Warrior siano qualitativamente più avanti.
In secondo luogo, il prezzo: su Beautybay la palette viene 23,50 euro**, che è un costo decisamente più ragionevole rispetto alla Masquerade e alla Magic. Vero è che le dimensioni sono ridotte, dato che contiene “solo” 9 ombretti.
E qui mi riaggancio al discorso del “travel friendly”, che ovviamente cambia in positivo.
La consiglio? La domanda dell’anno è sempre una, alla fine.
Sì, decisamente. L’unico difetto che le si potrebbe trovare è che mancano i classici colori adatti a qualsiasi make up occhi, come un panna (per le carnagioni chiare come la mia) o un nero (per dare profondità o da usare come eyeliner), ma la palette è intesa e nasce diversamente.
Quanto alle comparazioni, arriveranno in post separati, per non fare confusione e anche perché qui, di foto, ce ne sono già tante.