Diamond Bomb di Fenty: quando l’illuminante scende in passerella
Ebbene sì, anch’io sono caduta nel tunnel della Fenty Beauty Mania. Non ho comprato tutta l’azienda – per ora – ma ho ceduto a uno dei suoi pezzi da novanta: il Diamond Bomb. Quello che brilla più della mia pazienza quando aspetto un pacco da Sephora.
Cominciamo dal packaging, perché qui il marketing ha studiato
La scatolina esterna è così carina che ti senti in colpa solo all’idea di buttarla. Argentata, con una superficie ruvida che simula i glitter (o i diamanti, se sei dell’umore giusto), il logo in rilievo che fa tanto “luxury con la L maiuscola”… Insomma, ha tutto per farti sentire una rockstar anche se lo apri in pigiama.
Parentesi: niente Trophy Wife per me, grazie
Lo dico subito, così ci capiamo: non ho comprato il famigerato illuminante giallo-verde oro che ha fatto impazzire il web. Perché? Perché su di me fa effetto livido post-caduta, e io vorrei brillare, non sembrare reduce da una rissa. L’oro giallo lo tollero solo sugli orecchini di nonna, e anche lì con riserva.
Il pack interno: bello sì, ma anche un po’… cheap?
All’interno trovi un contenitore specchiato e argentato, ricoperto di una polvere effetto diamante che, fortunatamente, non si sente al tatto. L’idea è carina, ma la plastica non dà l’impressione di essere il massimo della solidità. Insomma, se ti cade, non aspettarti che ne esca indenne come una cabina dell’ascensore.
Il prodotto: 8 grammi di pura illuminanza
Non è un classico illuminante argento-perlato: è un’esplosione controllata di microglitter finissimi, utilizzabili su viso e corpo, con un PAO di 12 mesi. Il finish? Non solo brillante, ma proprio scintillante, con quel tocco “effetto bagnato” che – se applicato bene – fa davvero la differenza.
Certo, se lo prendi e lo lanci sulla faccia tipo coriandoli a Carnevale, non funziona. Serve metodo, un po’ di pazienza e un pennello adatto.
E qui entra in gioco la scienza dell’applicazione
Io lo applico o con le dita (se voglio il massimo dell’intensità) o con un pennello Nabla (collezione Denude). Quando salto il fondotinta, mi affido a un primer spray prima dell’illuminante. Quando invece lo uso, concludo con uno spray fissante. C’è anche il metodo suggerito dalla MUA di Fenty: spray–illuminante–spray–illuminante. Un layering che fa invidia alle cipolle.
Lo amo? Sì. Lo consiglio? Dipende da te
Per me ormai è entrato nella top 5 della categoria sparkle. Complice anche la cialda bouncy, quella consistenza un po’ tipo pongo raffinato che dà dipendenza solo a guardarla, figuriamoci a toccarla.
Ma – e qui ci tengo – non è per tutti. Se non ami i glitter, lascia perdere. Se hai un budget limitato, valuta bene. E se fai parte del club “compro alla cieca e poi mi lamento sui social”, ti consiglio caldamente di guardare più recensioni prima di cliccare acquista ora.
E no, non ho preso la versione rosa. Ma non escludo nulla. Mai.