Khadì Pure Indigo: il mio sacro graal (forse)
Da parecchio tempo mi sono convertita all’utilizzo di henné ed erbe tintorie per i capelli. Non per moda, ma per pura necessità. Devo coprire, mascherare, mimetizzare. E per farlo, sono costretta a fare sempre il doppio passaggio: prima hennè rosso, poi erbe scurenti.
Ho iniziato con l’Indigo di Janas e il Katam di Phitofilos, li ho usati sia separati che mischiati come cocktail in discoteca: 70/30, 50/50, 80/20… ho provato tutto. Ma il risultato era sempre lo stesso: capelli coperti sì, ma con riflessi ramati e perfino biondi in certe zone “difficili”. Una sorta di shatush medievale. E al tatto? Sabbia fine.
Per completare l’opera, il giorno dopo il doppio passaggio facevo anche un’ulteriore passata di erbette scurenti. Una maratona, anzi, una triade infernale.
Perché ho scelto Khadì Pure Indigo
Poi mi sono stancata e ho deciso di cambiare. Dopo ore passate a leggere recensioni, forum, blog e perfino la composizione chimica dell’aria, sono arrivata a lui: Khadì Pure Indigo.
Rispetto al classico nero di Khadì (quello con la scatola nera sobria), sembra scurire di più e lasciare riflessi più bluastri. O almeno, così si dice nel sottobosco delle hennate.
Cosa trovi nella scatola
Ovviamente, quando ho deciso di provarlo, non avevo ancora pensato di scriverne una recensione, quindi niente foto, ma ti elenco cosa contiene:
1 paio di guanti in plastica trasparente, imbustati con cura da monache tibetane
1 cuffietta trasparente, perfetta per impacchettarti la testa tipo sacchetto del pane
1 bustona da 100 grammi di polvere verde (Indigofera Tinctoria proveniente dall’India), doppia busta perché l’indaco è timido
1 foglietto illustrativo, molto utile se sei agli inizi o se hai la memoria corta come me
Come l’ho applicato (spoiler: sono pigra)
Io con le erbette ci vado minimal. Nessun mix elaborato, nessun risciacquo con tè nero, niente pozioni. Solo acqua caldae tanta fede.
Per darti un’idea, prima di applicarlo avevo capelli in tre diverse sfumature di rosso sbiadito. Una tragedia estetica.
Ho lasciato in posa l’indigo per 3 ore, seguendo alla lettera le istruzioni del foglietto, manco fosse una ricetta segreta
Ho usato tutta la busta: i miei ricci sono mediamente lunghi, da asciutti arrivano alle spalle ma si accorciano come i mutui
Ho risciacquato con acqua calda e shampoo leggero (diluito), e alla fine ho messo una maschera all’aloe, anche se non ne sentivo il bisogno. Che strano, eh?
Il risultato finale
Il colore che ho ottenuto (non quello nella foto sottostante ma quello finale) è stato un castano scuro vero. Non marrone-arancio, non cioccolato al latte, non borgogna fantasma. Proprio castano scuro.
Zero riflessi bluastri, ma partivo da una base molto aranciata
Zero capelli bianchi visibili, tutti perfettamente camuffati
Zero sabbiosità, i capelli erano morbidi e setosi
Mi ha convinta?
Eccome. Ho già ricomprato una seconda scatola e, salvo catastrofi, penso di non lasciarlo mai più. Niente più esperimenti, niente più compromessi: solo Khadì Pure Indigo e la pace mentale.
Se conosci prodotti simili che ti hanno cambiato la vita, scrivimi. O se hai bisogno di conforto dopo un hennè andato male, anche quello va bene.
Hai mai usato questo indigo? Ti ha salvato l’autostima o ti ha fatto diventare Hulk?