Fare soldi online…
è davvero possibile?
La risposta breve è: sì.
La risposta meno breve potete ricavarla qui e qui.
Nel lontano 2009-2010, quando eravamo ancora poche (al femminile perché eravamo tutte donne), ogni tanto usciva qualche campagna pubblicitaria su Ebuzzing – che dal 2014 ha cambiato nome. Si faceva richiesta per partecipare, si sponsorizzava il contenuto come richiesto, e si incassava.
Una volta, per esempio, scrissi un articolo su un profumo di marca nota per la bellezza di 50€. Me ne inviarono un sample, perché giustamente dovevo averlo provato per poter esprimere un giudizio.
Erano sponsorizzazioni sporadiche, purtroppo, perché allora si puntava più su viaggi e tecnologia.
La dura verità è che anche fare i blogger ha un costo.
Al giorno d’oggi abbiamo a disposizione molte più risorse rispetto a 10 anni fa, quindi diciamo che è tutto più semplice. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, impegnarsi assai.
Seguite i guru che vi parlano di entrate passive mensili? Ecco, sicuramente esistono situazioni del genere, ma non è il nostro caso. Almeno, non ancora.
Bisogna lavorare parecchio per raggiungere determinati risultati, e non è detto che arrivino.
I codici sconto
Ho creato un sito apposta per quello, potevo non parlarne? No, direi di no.
Come si usano?
È davvero semplice: una volta creato il carrello virtuale sul nostro negozio di fiducia, basta scrivere il codice nella barra posta solitamente al checkout, cliccare “applica” e il gioco è fatto.
Codici “classici”:
Sono quelli che vedete in siti come il mio, generalmente “nascosti” perché per prelevarli è necessario un clic. Il meccanismo è lo stesso ma la commissione non è legata al codice specifico, bensì al link di vendita, che sarà diverso da publisher a publisher.
Codici affiliati:
Avete presente, su YT, quando vi chiedono di inserire quel determinato codice a carrello? Ecco, probabilmente quella persona riceverà una piccola commissione per ciascuna vendita andata in porto. Si tratta di codici personalizzati, proprio come quello che vi metto a disposizione io su SurfShark.
C’è della confusione?
Tranquilli, vi lascio qui sotto approfondimenti e altre informazioni:
C’è dell’altra confusione?
Okay, capisco che a volte le spiegazioni non sono sufficienti, quindi ecco altri link utili:
Altri metodi noti
Informazioni di base
La sponsorizzazione:
In generalei verifica quando un’azienda vi contatta dicendo “ti mando il prodotto X, ne parli sul blog e ricevi un compenso”. Esistono mille modi in cui si può (far) pubblicizzare un prodotto, pertanto vi consiglio caldamente di ascoltare bene questo video di Pretty Pastel: l’argomento è spiegato in maniera intelligente e fornisce un sacco di informazioni sconosciute ai più.
La sponsorizzazione:
È davvero semplice: una volta creato il carrello virtuale sul nostro negozio di fiducia, basta scrivere il codice nella barra posta solitamente al checkout, cliccare “applica” e il gioco è fatto.
Google Adsense:
Servizio pubblicitario che ci mette a disposizione Google. In pratica, tutti quegli annunci fastidiosi che trovate fra un post e l’altro, o nella barra laterale di alcuni siti, oppure all’interno dei vari articoli. Fastidiosi, è vero, però di qualcosa tocca campare.
Nota: gli ad blocker funzionano, ma sappiate che esistono modi per bypassarli.
Prodotti digitali:
Che sia un e-book, una foto o un foglio da scrapbooking, poco cambia. L’importante è produrre qualcosa (di buona qualità) e venderlo online. Potete scrivere delle guide, dei libri, fare dei disegni – anche su commissione, inventarvi carta per biglietti d’auguri, creare template per i blog, non c’è limite alla fantasia. Esistono molte piattaforme in grado di supportare questo genere di attività, come CreativeMarket, Amazon e Gumroad.
Cashback:
Questo argomento è ampiamente spiegato qui. Buona lettura 😉
Affiliazioni:
Argomento approfondito qui.
C’è sempre molta confusione?
Rileggete tutto, con calma. Poi passa.
In conclusione:
Avrete notato che io aderisco a diversi programmi: non ci trovo niente di male e anzi, li consiglio, purché vengano dichiarati apertamente.
Nei miei articoli, per trasparenza, troverete diciture come “Questo post contiene link di affiliazione” ogni qualvolta saranno utilizzati… cioè il 99% delle volte.
Come dicono sempre su YouTube, cliccare sui link (e registrarsi ai vari siti) è completamente gratuito, si paga solo ciò che eventualmente si acquista. Se vi andrà di farlo ne sarò molto felice, ma non è un obbligo.
Concludo dicendo che anche i social svolgono un ruolo importantissimo nella sponsorizzazione. È difatti possibile guadagnare anche tramite Facebook o Instagram, sfruttando più o meno le stesse risorse di cui ho parlato.
Buona fortuna e buon lavoro a tutti!